Valeria credeva nella ricerca scientifica contro i tumori. Spesso durante le visite non si limitava a chiedere del suo sarcoma, ma faceva domande di approfondimento dalla funzione delle strumentazioni utilizzate, ai percorsi di ricerca. Negli ultimi anni le sue cartelle cliniche e i referti riempivano un trolley. Un giorno guardando tutti i referti disse a un medico "probabilmente io non guarirò, ma è bello pensare che tutto questo materiale un giorno potrà servire a salvare qualcuno".

Per questo che fin dal primo anniversario della sua morte, abbiamo istituito un premio in sua memoria, a favore di un giovane ricercatore/ricercatrice individuato dall'Istituto di Candiolo IRCCS, che abbia ottenuto il miglior "Impact Factor", elemento internazionalmente identificato per determinare il valore di una pubblicazione scientifica.